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Non tutti sanno cos'è un font, ma tutti lo vedono!

La forma che ha un testo in una grafica è una parte del lavoro del designer.

Grafica e stampa



La comunicazione visiva in campo pubblicitario comprende diversi aspetti: colori e immagini, certo, ma chiedendo a qualsiasi grafico lui vi dirà che la buona riuscita di un logo, una grafica, una locandina, dipendono anche per la maggior parte dal tipo di FONT utilizzato. È con il font che rendiamo lo STILE di un testo in un certo modo.

Cos’è un FONT?

A volte la parola FONT viene facilmente utilizzata come sinonimo di CARATTERE; in realtà si tratta di due cose diverse. Un font è un insieme di caratteri (lettere, numeri, segni di punteggiatura), che presentano stesse linee, curve e caratteristiche; proprio grazie a queste similitudini vengono raggruppate in un insieme, chiamato FONT.

Esistono due tipologie di font fondamentali: serif e sans serif, letteralmente “con grazia” e “senza grazia”. I font SERIF sono più aggraziati (come dice la parola stessa), significa che presentano più arrotondamenti e delle estremità più lunghe. I SANS SERIF sono molto più lineari e per questo si definiscono più adatti a titoli e testi più brevi. 

Queste due categorie si dividono a loro volta in ulteriori classificazioni, che a loro volta sono divisi in varianti (corsivo, bold, obliquo…), che al mercato mio padre comprò! 
Insomma, sulla classificazione dei font si potrebbe scrivere all’infinito…

Partiamo dall’inizio!

La nascita dei FONT DIGITALI avviene nel 1985, grazie alle innovative tecniche di tre aziende: Adobe, Aldus e Apple. Ognuna ha messo a disposizione una propria tecnologia e in quel momento per la prima volta vediamo i font su uno schermo. Fin dalla loro nascita, i font hanno seguito delle tendenze, che venivano dettate dalle necessità stilistiche dell’epoca in cui venivano usati. 
Ve li ricordate i magnifici titoli di Word Art? Presentare un documento in una riunione oggi nel 2023 con un titolo modificato dagli effetti Word Art sarebbe impensabile.
Ogni epoca ha il suo stile, proprio come nella moda.

Il font più amato e poi…bullizzato

Stiamo parlando proprio di lui: il famosissimo Comic Sans, font nato nel 1994 e introdotto nel sistema Microsoft un anno dopo. L’obiettivo del suo creatore era quello di creare un carattere che imitasse quello dei fumetti. In poco tempo Comic Sans si è diffuso ovunque: insegne, pubblicità, cataloghi ed è divenuto in fretta un font visto e stravisto (andando a noia). Era nato per essere un carattere divertente, ed è proprio per questo che oggi bisogna fare attenzione ad usarlo. Sceglierlo per scrivere un documento importante o comunicazioni ufficiali denoterebbe un uso improprio di questo carattere cambiando sicuramente la percezione di chi legge. Probabilmente l’unica nota positiva che ormai gli si può attribuire, è il fatto che è ancora oggi raccomandato per gli esercizi di lettura per bambini dislessici.  

E ora cosa sta succedendo? 

Da anni ormai la maggior parte di grafici e sviluppatori web si affida per la scelta dei font a Google Font, che ne mette a disposizione migliaia di tipi. Il motivo per cui i professionisti (anche qui a Comunicazione e Immagine) prediligono la scelta dei Google font è che sono supportati sul web in maniera più ottimale. Avete presente quando cercate di leggere qualcosa ma invece dei caratteri ci sono quadratini, trattini e altri simboli? Ecco, questo significa che il font utilizzato in quel testo non è più supportato. Per evitare che questo accada Google Font, dal 2010, mette a disposizione una famiglia di migliaia di font la cui leggibilità è garantita in ogni device, compatibili su tutti i siti web e accattivanti a livello grafico

Se da una parte Google sta guardando avanti... Adobe sta guardando dalla parte opposta. L’azienda ha infatti annunciato che nel 2023 non supporterà più la creazione di contenuti con i font Type 1, tipologia nata quasi 40 anni fa! Succederà proprio quello che vi ho spiegato sopra: miglia di quadratini e trattini compariranno al posto di questo font storico. La notizia nel nostro ambiente genera due reazioni: la prima di sconforto, dettata da un grande amore per questa categoria di font; e la seconda di gioia, per chi vede questo come un’occasione per fare pulizia e rinnovarsi

…e quindi in conclusione?

Il mondo oggi più che mai è in evoluzione: i trend durano poco, il cambiamento è veloce. Ciò che è importante nel nostro settore, che lavora con l’immagine, è mantenersi costantemente aggiornati e seguire le tendenze. Tenere aggiornata la propria selezione di font sarà fondamentale per i graphic designer, sia per fattori legati strettamente alle tecnologie alla funzionalità e alla fruizione dei testi che impaginiamo, sia per cavalcare sempre l’onda giusta della moda del momento!

La grafica è una delle nostre specialità: CONTATTA I NOSTRI UFFICI di Gallarate per sviluppare una COMUNICAZIONE PUBBLICITARIA che stia al passo coi tempi!